Inquiline (per la maggior parte) e inquilini, un discreto numero di sostenitori e il sindacato S.I.-Cobas hanno voluto mandare il loro messaggio ai responsabili dell'ATC:
La casa è di chi la abita, e la vogliamo sana e vivibile!
Una casa vuota con una famiglia in mezzo alla strada è un non senso che non ci lascia indifferenti!
Vivere in caseggiati lasciati nel degrado per la mancanza di manutenzioni
è una condizione che non accettiamo più!
CHIEDIAMO L'APERTURA IMMEDIATA DI UN TAVOLO DI TRATTATIVE PER AFFRONTARE QUESTA SITUAZIONE!
Il presidio rumoroso e vivace ha sortito subito il suo effetto: abbiamo ottenuto l'incontro richiesto!
Siamo saliti in quattro: il rappresentante del S.I. Cobas, una rappresentante dei sostenitori e due inquilini.
Un'ora e mezza di trattativa iniziale, in cui abbiamo ottenuto tutto quello che ci eravamo prefissi:
il congelamento della situazione attuale, cioè il blocco degli sfratti previsti, e l'apertura del tavolo di trattativa per affrontare la situazione degli alloggi: degrado e manutenzioni, proseguimento del progetto Wall-e promosso e attuato dagli inquilini in favore dei bambini e ragazzi residenti, situazioni di morosità, calcolo degli affitti e sfratti.
Tutto bene, tutti soddisfatti e sollevati, in particolare chi doveva subire uno sfratto venerdì mattina (8 ottobre).
Un primo passo in avanti, una piccola ma importante vittoria, ma soprattutto una "normalità" infranta: inquiline e inquilini non più ridotti al ruolo passivo di "utenze" ma PARTE ATTIVA che si prende in carico di affrontare collettivamente la propria condizione abitativa presidiando e partecipando da subito, in prima persona, alle trattative che la riguardano.
... to be continued...
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