domenica 31 ottobre 2010

PASSO DOPO PASSO...PROCEDIAMO.


Grazie al presidio di protesta tenutosi il mattino del 30.10.2010, con la partecipazione del Coordinamento Abitare Novara e di alcuni inquilini di tre quartieri novaresi (Sant'Agabio, Rizzottaglia e Morazzone), nel pomeriggio è arrivato presso il Centro Sociale Oasi Verde, il camion per il rifornimento del gasolio. Cosicchè, finalmente, per gli inquilini del Centro Sociale sono ritornati disponibili riscaldamento e acqua calda.
Oltre ad aver risolto questa questione emergenziale, il presidio è servito ad ottenere un tavolo di trattativa, fissato per martedì 2 novembre alle 14,00, dove verrà  affrontata la questione abitativa degli inquilini del Centro Sociale.
Questione la cui unica soluzione è rappresentata dall'abbandono di un "tugurio" a caro prezzo, a seguito di concessione di una abitazione di proprietà comunale per ogni inquilino del Centro Sociale.
Passo dopo passo...procediamo.

venerdì 29 ottobre 2010

PRESIDIO SABATO 30 OTTOBRE h 10

CAMERE TUGURIO, IN UNA STRUTTURA FATISCENTE, MENO DI OTTO METRI QUADRATI AD UN AFFITTO CHE SI AVVICINA AI 400 € AL MESE.



400 euro al mese: questo è l'ammontare dell'affitto richiesto agli abitanti del cosiddetto Centro "Sociale" di via Giulio Cesare 197 a Novara, una struttura che si occupa di prima accoglienza, per una stanza lunga meno di 4 metri e larga circa 2 metri in cui ci stanno a mala pena un letto e un armadio, con bagni e docce fatiscenti che i residenti utilizzano in comune.

Oggi la situazione  è ulteriormente aggravata dal fatto che, con il calo delle temperature, il riscaldamento viene acceso per pochissimo tempo ed è assolutamente insufficiente. “Non ci sono i soldi” per pagare il riscaldamento, questo è il ritornello che i residenti del Centro Sociale si sentono ripetere.
La “prima accoglienza” per qualcuno dura da due anni, ma la vicenda più insostenibile la sta vivendo una Signora di 80 anni che abita qui insieme al figlio.
Gli impegni per risolvere queste situazioni sono stati promessi anche dall’amministrazione comunale, ma col passare dei mesi queste persone si sono rese conto che di concreto non otterranno nulla.

Per queste persone vogliamo una sistemazione definitiva in case di proprietà del Comune!
A queste persone diamo tutta la nostra solidarietà!

CURIA PROVINCIA E COMUNE
QUI CELEBRATE LA VOSTRA “CARITA’”
NOI LA NOSTRA DIGNITA’

PRESIDIO DI PROTESTA CONTRO LA SITUAZIONE DI DEGRADO DEL CENTRO SOCIALE OASI VERDE

SABATO 30 OTTOBRE 2010
DALLE ORE 10 ALLE ORE 12 

SOLIDARIETA’ AGLI INQUILINI!!
CASE PER TUTTI!!
CASE SUBITO!!

giovedì 21 ottobre 2010

ANNULLATO IL PRESIDIO DEL 21 OTTOBRE!

L'aver indetto il presidio degli inquilini delle case popolari in concomitanza allo svolgimento del Consiglio Comunale è stata una mossa vincente.
Il Sindaco di Novara fino alle ore 11 di oggi non aveva risposto alla nostra lettera di richiesta di apertura del tavolo di trattativa, ignorandoci completamente, illudendosi (un pochino ingenuamente) che ci perdessimo nei meandri della burocrazia, rimbalzando sul solito muro di gomma eretto a garanzia del proseguimento delle loro politiche e a difesa dei loro affari...
Loro malgrado non è andata così!
Tre giorni ci sono voluti affinchè capissero che tira un'aria diversa... molto diversa.
Sapere che fuori dal Palazzo Municipale si sarebbe radunata una folla di inquilini chiassosi e incazzati che richiedesse a gran voce l'apertura di questo tavolo di trattativa, li ha preoccupati...
Così alle ore 11 il Sindaco ha chiamato il rappresentante del SI COBAS annunciandogli che per la prossima settimana ci sarà il primo incontro per affrontare la situazione delle case popolari: tetti in amianto, manutenzioni inesistenti, blocco degli sfratti, ecc. Un'altra piccola grande vittoria, un'altra normalità infranta, avanti così!

lunedì 18 ottobre 2010

PRESIDIO DEGLI INQUILINI DURANTE IL CONSIGLIO COMUNALE

GIOVEDI' SI RIUNIRA' IL CONSIGLIO COMUNALE
LORO MALGRADO
FAREMO SENTIRE LA NOSTRA VOCE

PRESIDIO DEGLI INQUILINI DELLE CASE POPOLARI
GIOVEDI' 21 OTTOBRE
DALLE 17.00 ALLE 19.30
(davanti al Palazzo Municipale, via F.lli Rosselli 1)
LA CASA E' DI CHI L'ABITA! NESSUNO SFRATTO!
VOGLIAMO CASE SANE E VIVIBILI!
VIA I TETTI IN AMIANTO!
VOGLIAMO CHE SIANO FATTE SUBITO LE MANUTENZIONI!
VOGLIAMO L'APERTURA IMMEDIATA DI UN TAVOLO DI TRATTATIVA!

lunedì 11 ottobre 2010

UN'ASSEMBLEA MOLTO PARTECIPATA

Venerdì 8 ottobre malgrado l'orario (ore 20), malgrado il costo della sala (200 euro), eravamo in 70 tra inquilini, sindacalisti del S.I. Cobas, gruppo di sostenitori. Era la prima riunione con gli inquilini del quartiere Rizzottaglia e malgrado le difficoltà avute è stato un grande successo.

Un successo, per l'alta partecipazione.
Un successo, per l'interesse suscitato e dimostrato dai numerosi interventi.
Un successo, per la presenza degli inquilini di via Bonola che hanno voluto condividere con gli altri la loro lotta.
Un successo, per la presenza di inquilini di altri quartieri con cui si sta per iniziare a lottare.
Un successo su tutta la linea!

giovedì 7 ottobre 2010

IL PRIMO PASSO? IN AVANTI!

Ieri 6 ottobre una quarantina di persone hanno partecipato al presidio indetto presso gli uffici dell'ATC di Novara.
Inquiline (per la maggior parte) e inquilini, un discreto numero di sostenitori e il sindacato S.I.-Cobas hanno voluto mandare il loro messaggio ai responsabili dell'ATC:

La casa è di chi la abita, e la vogliamo sana e vivibile!


Una casa vuota con una famiglia in mezzo alla strada è un non senso che non ci lascia indifferenti!

Vivere in caseggiati lasciati nel degrado per la mancanza di manutenzioni
è una condizione che non accettiamo più!

CHIEDIAMO L'APERTURA IMMEDIATA DI UN TAVOLO DI TRATTATIVE PER AFFRONTARE QUESTA SITUAZIONE!

Il presidio rumoroso e vivace ha sortito subito il suo effetto: abbiamo ottenuto l'incontro richiesto!




Siamo saliti in quattro: il rappresentante del S.I. Cobas, una rappresentante dei sostenitori e due inquilini.
Un'ora e mezza di trattativa iniziale, in cui abbiamo ottenuto tutto quello che ci eravamo prefissi:
il congelamento della situazione attuale, cioè il blocco degli sfratti previsti, e l'apertura del tavolo di trattativa per affrontare la situazione degli alloggi: degrado e manutenzioni, proseguimento del progetto Wall-e promosso e attuato dagli inquilini in favore dei bambini e ragazzi residenti, situazioni di morosità, calcolo degli affitti e sfratti.

Tutto bene, tutti soddisfatti e sollevati, in particolare chi doveva subire uno sfratto venerdì mattina (8 ottobre).



Un primo passo in avanti, una piccola ma importante vittoria, ma soprattutto una "normalità" infranta: inquiline e inquilini non più ridotti al ruolo passivo di "utenze" ma PARTE ATTIVA che si prende in carico di affrontare collettivamente la propria condizione abitativa presidiando e partecipando da subito, in prima persona, alle trattative che la riguardano. 
... to be continued...

LA CASA E' DI CHI LA ABITA

Ecco il testo del volantino distribuito durante il presidio:

LA CASA E' DI CHI LA ABITA
NESSUNO SFRATTO!
MANUTENZIONI SUBITO!

ATC è proprietaria dei nostri alloggi o li amministra;

ATC lascia nel degrado i nostri caseggiati rifiutandosi si fare anche le manutenzioni più elementari;

ATC pretende che paghiamo le spese per manutenzioni inesistenti e servizi fatiscenti: ascensori non funzionanti, cantine inagibili e infestate dai topi, posti auto spacciati per box, tetti danneggiati,etc.

ATC vuole sfrattare famiglie con bambini sbattendole in mezzo ad una strada

ORA BASTA!

Siamo inquilini e inquiline di questi alloggi, abbiamo storie uguali a quelle di molti di voi: lavoro precario o in nero, disoccupazione, un reddito basso e per giunta saltuario che rende molto difficile far fronte ai "costi della casa". Ci siamo resi conto, nostro malgrado, che le politiche abitative portate avanti da questi signori rispettano una sola legge: a chi non ha, sarà tolto!
A chi perde il lavoro sarà tolta la casa, a chi perde la casa saranno tolti i figli, e via così!

Loro malgrado ci siamo parlati, confrontati, uniti!

OGGI PROTESTIAMO CONTRO QUESTE ANGHERIE E RIBATTIAMO:

La casa è di chi la abita, e la vogliamo sana e vivibile!

CHIEDIAMO L'APERTURA IMMEDIATA DI UN TAVOLO DI TRATTATIVE PER AFFRONTARE QUESTA SITUAZIONE!

Una casa vuota con una famiglia in mezzo alla strada è un non senso che non ci lascia indifferenti!
Vivere in caseggiati lasciati nel degrado per la mancanza di manutenzioni
è una condizione che non accettiamo più!